sabato 18 novembre 2006

L'India

In seguito all'intervento svedese in guerra, anche l'Oceano Indiano assunse la sua importanza.
All'inizio del 1558 iniziò l'arruolamento, sottoposto a leggi diversi oltremare, per lo sbarco nel Vicekungar Somaliland, un modo per bloccare sul nascere la presenza svedese in Africa, ma andò per le lunghe: sebbene sulla carta i vari regni del profondo entroterra, mai defenitivamente assorbiti, fossero vassalli di Granada e dovessero un tributo annuale, erano de facto alleati indipendenti in funzione anti-Mysore e non erano quindi tenuti a inviare un numero fisso di truppe. In attesa che gli abili alle armi Portrumil venissero rinforzati, l'ammiraglio Yazhini Murtrapagasta Apolinário preparò la strada sconfiggendo fuori dal porto di Socotra le poche navi svedesi comandate da Gustav Persson.
Poiché il raccoglimento delle truppe era troppo lento, Alfonso Braba decise di partire con i pochi uomini che aveva, trovando la difesa ancora meno forte: con 4000 uomini occupò Landskrona e tutta la punta della penisola, fermandosi poi a causa della minaccia di un esercito composto da numerosi Somali reclutati dal governatore.

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