sabato 18 novembre 2006


Granada a inizio secolo

La Grande Pace: 72 anni di tranquillità.
Per quasi tre quarti di secolo, escludendo le guerre coloniali, i re nasridi non dovettero condurre alcuna ostilità e anche l'Europa fu relativamente tranquilla.
Circa cinque anni dopo la vittoria sulla Navarra, Muhammad fu oggetto di una crisi mistica, che lo portò a cambiare stile di vita, divenendo un musulmano devoto e meno laico nella vita privata. I motivi di questo cambiamento sono tutt'ora inspiegati, nonostante numerosi studi. Nel 1491 istituì la Compagnia Statale per La Diffusione della Religione Islamica, facendo riemergere lo spirito proselitico della sua religione. Eppure, non fu una totale presa di potere dell'Islam: rimase la libertà religiosa non vincolante ad alcuna professione, non reistituì la tassa per gli altri credenti, si limitò a incentivare i missionari. In sei anni le missioni ebbero buon esito in Galizia e in Toscana, portando a conversioni di massa, ma furono ostacolate grandemente dai baschi di Navarra, con vere e proprie sommosse nei casi più gravi. Dopo numerosi tentativi infruttuosi, Muhammad desistette. Si spense nel 1509, a solo 50 anni, probabilmente per un tumore. Gli succedette il figlio Yusuf, nato nel 1477, divenendo Yusuf VI.
Sotto il suo governo, nel 1510, avvenne la grande riforma giudiziaria, mettendo in mano il potere giuridico non a una corte giudiziaria di pari ma a due organi definiti in ogni provincia: un consiglio legale e in questo era eletto un giudice capo.
Nel 1512 la Linguadoca, senza chiedere aiuto ai propri signori, conquistò la Guascogna, che era stata occupata dall'Inghilterra nella nuova guerra ma era stata lasciata sguarnita; nel 1516 con una nuova campagna, Louis II prese pure il Poitou, difendendolo dagli attacchi britannici e ottenendo le terre conquistate con la pace di Brest. Successivamente, il generale francese Joseph d'Artois partendo da Ghent attaccò e conquistò, dopo la battaglia di Etten-Leur, il Brabante occidentale, lo Zeeland e Utrecht, tra 1521 e 1524, respingendo tutte le armate inglesi; il fratello François sbarcò nel Pas-de-Calais e occupò la città prendendola alla sprovvista arrivando da nord ovest. Henry VIII fu allora obbligato a firmare la pace, tenendo sul continente solo l'Olanda con Amsterdam, ma in compenso represse l'ultima resistenza irlandese del Leinster e creando la nuova flotta inglese respinse un'invasione tedesca dalla Frisia, che Christian I aveva tentato per approfittare della presunta debolezza e consolidare la potenza mercantile dei suoi sudditi olandesi.
Nel 1511 il regno di Navarra conquistò nella guerra contro gli Ziyanidi la Provenza, ma si scinderà nei ducati di Bretagna, Piemonte-Savoia e Provenza nel 1557 per la crisi di successione.
A partire da metà anni venti, inoltre, Polonia e Ungheria dovettero far fronte a spinte indipendentiste in parte dei loro territori. L'Ungheria dovette dare l'indipendenza all'Ucraina e alla Prussia, nuovo potere contro il nuovo ducato di Curlandia, mentre la Polonia sì riuscì ad impradronirsi di tutte le terre del duca di Creta tranne la Ionia, occupando così buona parte della Grecia non ancora nelle sue mani, ma dovette lasciare libere la Pomerania, la Croazia, la Valacchia, la Moldavia e la Bosnia.
Nel 1513 avenne un nuovo contatto di civiltà: l'impero Songhai, diviso in due dal Benin, partendo dai territori a nord di Timbuktu, iniziò un tentativo di espansione nel deserto e sull'Atlante, fondando prima alcune comunità autocratiche, poi una serie di avamposti fortificati in quelle regioni quasi disabitate man mano che ci si spingeva a nord. Alla fine, questa direttiva fu lungo le antiche vie commerciali che erano state interrotte dai conflitti nella regione e presto pattuglie dell'esercito granatino, spingendosi all'interno, entrarono in contatto con i forti del Songhai. Nel 1514 la prima missione ufficiale partì da Marrakech e arrivò alla corte del re del Songhai.
L'Impero, subentrato a quello del Mali, era stato molto indebolito nelle guerre contro l'impero del Benin, era rimasto diviso in due: a occidente, dall'Awdagost a Jenné e a oriente Gao, Timbuktu e la serie di presidi del deserto: in mezzo vi erano miglia e miglia di deserto impercorribile.
Nel 1517 Martin Luther iniziò il famoso processo di riforma, inutile dilungarsi su questi eventi già conosciuti. L'attuale imperatore del SRIG, Maximilian II riuscì a evitare il processo di disgregazione religiosa ignorando gli appelli del papa, che arrivò a minacciarlo di scomunica (ma non lo fece, perché Napoli era alleata dell'Impero), dando piena libertà religiosa ai suoi sudditi. Tutta la Scandinavia, la Slesia, il Baltico aderirono al protestantesimo. Nel 1557 inoltre, i conti lituani di Bulgaria portarono la nuova fede oltre che in Bulgaria, appunto, anche ad Antalya, che avevano conquistato; Astrakhan, con una forte presenza svedese retaggio della corsa al Caspio che 50 anni prima aveva visto Svezia e Ungheria come concorrenti, fu portata anch'essa alla nuova religione. Successivamente a Luther anche l'Inghilterra si staccò da Roma, subendo poi i conflitti di Mary I. Con le teorie riformiste di Zwingli e Calvin anche i Paesi Bassi, la Svizzera e la Francia meridionale si convertirono. Anni dopo, con il termine del Concilio di Trento si tentò di riformare la Chiesa Cattolica, ma a questa nuova chiamata solo i ducati di Austria e Stiria, che si erano ribellati all'Ungheria, risposero.
Negli anni contemporanei ai cambiamenti religiosi europei, l'Impero Ottomano si ingrandì notevolmente. Conquistò i Balcani, togliendo la Grecia settentrionale e il Kosovo alla Polonia, che a sua volta li aveva ottenuti annettendo il ducato di Creta e Ionia. Travolse le due Bulgarie, quella caucasica e quella balcanica, prendendo la Rumelia, la Dobrudja, Rodi e Cipro e l'Azerbaijan. Dichiarando guerra ai Timuridi, conquistò tutto il restante Caucaso; nel 1585 intimarono al Mamelucco Tumanbeg di sottomettersi: al suo rifiuto fu ucciso e l'Egitto, che s'era appena sollevato dalla sovranità nubiana, fu annesso allo stato turco. Sessant'anni prima, con la guerra con l'Aden gli Ottomani avevano spinto l'emirato a sud fino allo Yemen, entrando vittoriosi alla Mecca. Nel frattempo, avevano preso possesso dell'Iraq e della Siria, vassalli di un altro Timuride.
Ma qui è il caso di precisare qualcosa circa i vari "imperatori timuridi" che si trovavano all'epoca.

Digressione
Con la caduta dell'Impero Timuride, molti nobili avevano formato regni indipendenti e tutti si definivano i veri eredi di Timur. Quello riconosciuto da più stati era il khan di Samarcanda, che regnava anche su Termez: fu indebolito nel 1539 quando lo stato tajiko di Ferghana si scisse. Cadrà nella seconda metà del 1700.

Il khan di Bashkiria, che dominava su una grande estensione territoriale delle steppe a nord del Caucaso fra Volga e Caspio, cadde lentamente a partire dal 1590 contro Russi e Turchi, finendo nel 1730 eliminato dai primi.

Un altro era il sultano di Kirkuk, che direttamente o no era arrivato a dominare il Medio Oriente fra Egitto, Anatolia e Persia, più Mekran. Gli Ottomani lo limitarono grandemente, quando nel 1614 lo fecero scindere fra due fratelli e nel XVIII secolo cadde Bassora, ultima città del sultano.

A nord era rimasto il khan di Karelia, che dominava anche la Kola. Durante la Guerra dei 5 Anni arrivò a invadere la Finlandia orientale, ma nel 1600 cadde sotto la riscossa svedese, la campagna tedesca partita dall'Ingermaland e la controffensiva russa alla sua campagna verso Olonets.

Altri khanati minori furono quello di Budjak, che non arrivò mai a conquistare tutta la Bessarabia ma resistette ai Turchi fino al 1623 e l'incredibilmente longevo khanato di Velikie Luki, che resistette a Polacchi, Lituani e Russi fino a metà del 1700.


Fine digressione

Nel 1530 morì Yusuf VI e salì al trono il figlio Muhammad XIV.
Con la clamorosa sconfitta dell'Aden, Granada interruppe tutti i suoi rapporti e velocemente stipulò un trattato di passaggio con gli Ottomani, cercando di migliorare le relazioni. Si legò in un'alleanza con lo stato africano del Songhai, perché la politica estera si spostò verso l'Africa: il Sinai s'era dimostrato troppo labile. Due anni dopo fu approntata una seria spedizione per circumnavigare l'Africa; il prescelto fu l'ammiraglio Rasul bin Dirar con il suo secondo, Enric Suárez. Furono assegnati loro venti vascelli, avrebbero dovuto viaggiare fino alle terre degli Xhosa, cioè fino a dove ricominciava la costa africana conosciuta e possibilmente esplorare anche oltre verso oriente. Partirono da Gibilterra il 2 giugno e iniziarono l'esplorazione; potendo esploravano anche l'entroterra. Questa spedizione tornò dopo ben 5 anni di esplorazioni, con un bilancio complessivo delle perdite di quattro navi, più altre due mandate indietro per portare i resoconti delle scoperte. Avevano viaggiato, esplorando ben oltre la costa, venendo a conoscenza anche del regno del Manikongo e scoprendo anche le isole di Mahe, Bourbon e Mauritius, oltre alle coste del Madagascar. Il suo prestigio fu altissimo e tre anni dopo con tre navi partì verso ovest di nuovo, scoprendo le Azzorre.

Anni dopo il continente europeo verrà a conoscenze di altre nuove terre, questa volta a occidente, grazie a Humphrye Gilbert, fratellastro di Raleigh, che scoprì un nuovo continente; sulle prime, scoprendo le isole caraibiche, pensò che si trattassero delle Indie, ma poi in successivi viaggi che lo portarono a nord e a sud, capiì che era un nuovo continente. Molti altri esploratori ne avevano ipotizzato l'esistenza, tra cui un mercante italiano, Amerigo Vespucci. Avendone letto le opere, battezzò la terra America (un'altra ipotesi fa risalire il nome al figlio di un mercante di Bristol, James Amerike, che derivò il cognome dal patronimico del padre Richard, ap Meryk e che sembra sia stato il capitano della prima nave ad avvistare terra).

Comunque, subito dopo il ritorno in patria della spedizione di ibn Dirar si procedette a una campagna di informazione nel paese per invogliare all'insiediamento nelle nuove terre scoperte. Alla spicciolata, in gruppi di poche decine, soprattutto contadini dalla Galizia e dalla Murcia, si stabilirono sulle coste e lentamente anche all'interno dal sud del Marocco fino ai confini con i popoli di etnia Akan.

Yusuf VI, comunque, non ebbe mai un grande amore per le donne e da sua moglie ebbe un solo figlio, che morì a 5 anni. Quando perì nel 1530, salì al trono il fratello minore Muhammad (XIV), che sposò la seconda sposa e vedova e che era assolutamente l'opposto del fratello: ebbe da lei e dalle altre mogli (riadottò la poligamia) 14 figli.
Fervente sunnita, tentò di introdurre norme restrittive per i fedeli di altre religioni, ma dopo un anno di prova s'avvide che ciò avrebbe strozzato l'economia, pertanto ritornò alla libertà assoluta. Sotto di lui, la colonizzazione indiana procedette come già visto e quella costiera dell'Africa arrivò fino alla Casamance; si adoperò per promuovere l'opera missionaria, con successo; anche le Azzorre furono colonizzate e nel 1548 vi fu introdotta la barbabietola da zucchero. Nel 1550 l'isola di Fernando Po, chiamata così dai Portoghesi che vi si insediarono, divenne l'avamposto più meridionale del regno.
Nel 1541 salì al trono di Linguadoca Fernand II: questi iniziò subito una politica di attrito con Granada rifiutandone alcune imposizioni, sperando di essere attaccato e quindi di provocare l'intervento francese, per cui quel ducato cuscinetto era importantissimo e quindi approfittarne, ma non riuscì prima del 1557 a vedere risultati.
Il 15 aprile 1542 la Compagnia del Sinai, avendo perso il traffico a causa della nuova via a sud, fallì. Era stata gestita in società dai Rurikovic e dai Salàzar.
Nel 1555 Muhammad XIV morì: gli succedette il figlio Ismail III.

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