domenica 19 novembre 2006

La situazione mondiale dell'epoca.

Europa
Nella seconda metà del XVI secolo, l'Europa orientale si vide coalizzata contro la minaccia turca, coalizione guidata dall'unione polacco-ungherese, che resistette ad oltranza contro gli Ottomani, perdendo gran parte dei territori che l'avevano fatto grande. Approfittando di questi problemi a oriente, la Russia nella Guerra Baltica, intervenendo contro il khanato di Carelia, alleandosi con Svezia e SRI. Dopo averne sconfitto le armate, Fedor I cambiò fronte assieme all'imperatore, vincendo il re svedese e togliendogli il vasallaggio sulla Curlandia. Nel 1602 la Francia conquistò la Provenza e nello stesso anno Clemente VIII ratificò l'Atto di Protezione, per cui i regnati di Napoli diventavano l'arma e il mentore della Santa Sede. Come già detto, l'Inghilterra quasi si disinteressò dell'Europa e garantendosi l'alleanza con la Scozia si dedicò all'America.

Medio Oriente e Asia centrale
L'Impero Ottomano si dimostrava come la grande potenza islamica che avrebbe riportato l'epoca del Califfato. Ottenendo l'alleanza con Balkh e il Khorasan, ottenne l'aiuto della Persia intera nelle sue guerre; unico ostacolo era Kirkuk, ma fu un emirato passivo, che si lasciò smembrare pezzo per pezzo. Nel 1599, nella seconda guerra contro l'Aden, Mehmet Pasha entrò trionfante prima a Medina poi alla Mecca, portando quindi il dominio della Sublime Porta sui luoghi più sacri dell'Islam. Prima l'impero conquistò l'Armenia e i due regni georgiani di Kakheti e Imereti, arrivando quindi a governare tutto il Caucaso. In Asia centrale il khanato di Sibir dovette affrontare i Russi, i Kazaki e gli Uzbeki del nord, soccombendo lentamente a tutti e tre. I Kazaki poi entrarono in guerra contro Ferghana e il khanato uzbeko alleati dei Chagatai; dopo vent'anni di continue razzie, si risolse con un nulla di fatto se non enormi danni di guerra. In contemporanea (1590-1610) Kabul conquistò l'Afghanistan intero, ma divenne tributaria di Delhi.
A est il Bengala tentò la conquista di Taungoo, in Birmania, ma fallì.

Estremo Oriente
In quegli anni il Giappone si avviava alla fine del periodo Azuchi-Momoyama e all'inizio dell'Edo.
Sotto il regno dell'imperatore Wanli, la Cina raggiunse la sua massima estensione territoriale. Le armate imperiali penetrarono nel deserto dello Xinjiang e a sud ovest prese metà del territorio tibetano, quella che un secolo prima lo stesso aveva conquistato nel momento di debolezza cinese. Successivamente impose un suo parente sul trono coreano (nel frattempo affrancatosi dal dominio diretto cinese), sottomise i restanti Manchu e conquistò il Vietnam tranne l'estremo sud del regno di Champa a seguito della guerra contro Ayutthaya, scoppiata dall'aiuto fornito da questa ai ribelli mongoli del sud. Eliminata questa minaccia, la nazione thai fu ridimensionata al suo nucleo originario, a scapito cinese e degli stati Shan, che conquistarono l'area compresa fra i bacini del Mekong e dell'Irrawaddy. Con oltre 100.000 uomini, poi, il generale Chen Sui-bian sconfisse le armate Giapponesi e s'impadronì di Kyushu.
I Khmer ripresero il possesso del delta del Mekong e l'Atjeh riconquistò l'autonomia.

Africa Orientale e centrale
Poco dopo la disfatta, gli abitanti svedesi di Landskrona emigrarono, fondando dei nuclei a Lindi e Malindi, formalmente sotto il dominio di Kilwa.
Inoltre l'Oman dovette fronteggiare la rivolta dei capi locali a Mogadiscio, ma non ci riuscì e la città conquistò l'indipendenza, conquistando poi Mudug e l'Ogaden.
Contemporaneamente, iniziavano a formarsi i regni di Lunda e Luba, che 200 anni dopo sarebbero stati la rovina indiretta del regno del Congo.

America settentrionale
In questio periodo, la quasi totalità della costa vide affermarsi il dominio inglese; risale al 1581 il primo scontro fra Cherokee, Creek e i nuovi arrivati.
Dopo la guerra delle 7 nazioni, gli Irochesi portarono forzatamente nella loro alleanza Shawnee e Delaware, divenendo così rivali degli Uroni nel predominio regionale. Più a sud, un'armata comandata dal signore azteco Mazatl sconfisse le forze dei Navaho, obbligandoli a ritirarsi a nord.
Occore aprire una parentesi sull'impero: quando Tizoc II salì al trono, aveva davanti un grande dominio ma fragilissimo. Per rafforzarlo, introdusse una serie di riforme rivoluzionarie che rischiarono quasi di farlo detronizzare, ma resistette e diede vari secoli di vita in più all'impero. Il Tlatoani per prima cosa, approfittando dei disordini interni nelle altre città, elesse Tenochtitlan a unica capitale, eliminando senza colpo ferire la tetrarchia che s'era protatta nel tempo. Come seconda cosa, agì sulla religione: per non vivere nel timore delle rivolte, le popolazioni sottomesse non dovevano odiarlo. Pertanto, con l'aiuto di alcuni sacerdoti riformisti, stravolse la religione e l'arte bellica stessa, riuscendo nell'intento di trasformare i sacrifici umani regolari in sacrifici d'altra natura, riservandoli alle sole grandi vittorie contro i nuovi nemici, poiché Tlaxcala era stata ormai conquistata e le guerre dei fiori sembravano anacronistiche. La guerra allora si adeguò, poiché i prigionieri erano graditi ma non indispensabili, portando a tattiche nuove e a un cambiamento nelle armi. Contro ogni aspettativa, le voci contrarie furono forti ma poche e i popoli sottomessi, altri Nahuatl e Maya in primis, iniziarono a identificarsi come un'unica sudditanza.
In Sud America, invece, salvo le coalizioni di tribù del Rio contro gli schiavisti inglesi, unica nota importante fu la Guerra delle Patate, combattuta nell'impero inca, dovuta alla tassazione nel Chimor sui tuberi importati dall'interno. Dopo due anni questa tassa fu tolta e incentivata la selezione di varietà del vegetale adatte al territorio dei Chimu.

Oceania
Risale più o meno a questo periodo il breve regno di Onaona, re di O'ahu, che per una decina d'anni regnò su tutto l'arcipelago, prima di essere ricacciato.

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