domenica 14 dicembre 2008

La campagna del nord

Lo scandalo del Lippe-Detmold
Nonostante le vittorie, ci volle tempo perché l'esercito fosse nuovamente pronto a marciare.
Solo a settembre Churrisque e Berthier poterono marciare nel Lippe-Detmold. Le nuove leve furono unite all'esercito di Durrheim, mentre Ferdinand guidava i 23000 suoi soldati. A Churrisque fu mandata la divisione portoghese da Nasr.
Sebbene ora comandasse solo 20000 uomini, Churrisque riuscì a sconfiggere Ferdinand a Sehnrath, aprendosi la strada per Colonia, presa facilmente.
Ugualmente, il 21 settembre Berthier vinse contro von Durrheim. Nella battaglia lo stesso generale tedesco rimase ucciso.
Berthier impose al principe Ferdinand di firmare l'accordo che rendeva il principato cobelligerante francese e lo obbligava a fornire soldati. La notte precedente alla firma, il principe cercò di scappare da Colonia a Münster, città ancora sotto il suo controllo nominale. Fu però catturato; i due generali si accorsero che la forza d'opposizione principale al principe era quella dei repubblicani, la cui presenza nei posti chiave aveva reso sicuro tutto il conquistato. Cedettero così alle richieste dei repubblicani e diedero loro il principe perché fosse giudicato. Fu trovato colpevole di alto tradimento, tirannia e crimini contro il popolo. Fu giustiziato, con grande gioia anche del popolino, con un recente strumento francese: la ghigliottina. Suo figlio Leopold, a Münster, divenne il nuovo principe, anche se minorenne. L'esecuzione di un nobile per mano del popolo fece molto scalpore in tutta Europa ed ebbe il risultato di esasperare gli animi sia dei repubblicani che dei monarchici.

Sassonia
A est di Colonia iniziavano i possedimenti diretti dell'imperatore Otto VIII. Per sicurezza, si spostò da Dortmund a Oldenburgo.
L'esercito di Nasr e Soult ora, passando dal Nassau, marciava sulla Sassonia. Soult battè l'armata dell'Elettore a Bebra, obbligandolo a ripiegare su Erfurt. Furono arruolate nuove armate in Hannover e in Prussia.
L'assedio di Erfurt, a cui si dedicarono i Francesi, durò dal 2 ottobre al 5 dicembre, data in cui la guarnigione, con lo stesso Elettore, si arrese.
Nel frattempo, Nasr incontrò l'esercito di Pedersen e quello svedese di Brahe. Nel primo scontro contro Pedersen, il 1 novembre, gli uomini di bin Osama si rivelarono inadatti a combattere nella neve, già caduta in quel mese. Nuovamente anche contro gli Svedesi Granada subì una lieve sconfitta. La soluzione fu di rifiutare lo scontro, se non attaccati per primi, fintanto che fosse stato inverno. Così, dopo Paderborn e Bockenem, a Lauenberg Nasr ottenne la ritirata dei nemici dopo due giorni di assalti alle sue posizioni.
Un altro problema che si poneva era alimentare: già era sconsigliato alle truppe islamiche di praticare il sawm durante le campagne militari. Ora, in Nordeuropa maiale e alcolici erano i viveri più facili da reperire e utili a un esercito in marcia. La preponderanza di soldati musulmani non permetteva neanche di suddividere il cibo fra loro e altre confessioni in maniera equilibrata. Iniziando con i soldati meno pii e i più affamati, pian piano anche i divieti alimentari furono abbandonati in favore di un'alimentazione più abbondante in guerra.

Anche Erfurt alla fine venne presa e l'elettore Frederick Augustus III firmò l'atto che rendeva la Sassonia territorio occupato e neutrale nella guerra in corso. Soult e due divisioni granatine a gennaio si scontrarono contro Brahe e Pedersen a Nordhausen. La battaglia si rivelò inconcludente.

La capitolazione Paesi Bassi
Grouchy, dopo Amsterdam, sembrava inarrestabile. Sconfisse sonoramente Dundas a Kampen il 12 agosto, quindi Willem e Dundas a Meppel. Dopo questa sconfitta, Lord Greenville stesso chiese che i soldati inglesi venissero richiamati in patria. Il re firmò l'armistizio il 18 agosto a Groninga e abdicò nuovamente, andando in Inghilterra. Fu richiamato Daendels a formare di nuovo il governo della Seconda Repubblica.
Grouchy avrebbe dovuto invadere l'Hannover, ma aveva bisogno di altri uomini, avendone persi molti durante i due anni di campagna; questi però erano necessari in Francia, poiché si temeva uno sbarco inglese.

La conquista dell'Hannover
Quando, a ottobre, 15000 soldati tedeschi arrivarono per unirsi all'armata di Berthier, ripartì l'offensiva. L'armata del Lippe e di Hannover, contante 32000 uomini, fu battuta a Melle. Il principe Ernst tentò di dare nuovamente battaglia a Stadthagen, ma venne abbandonato dai suoi generali, che non volevano più combattere contro gli invasori.
Churrisque questa volta prese l'iniziativa e offrì al principe di mantenerlo sul trono nonostante la forte opposizione, in cambio della costituzione e dell'appoggio logistico agli eserciti occupanti, più il possibile riconoscimento dell'indipendenza dopo la pace. Ernst accettò.
Nel frattempo, essendo fuggito il principe Leopold, a Münster fu proclama la Repubblica di Westphalia, cobelligerante di Francia e Granada.
L'imperatore cercò l'armistizio, ma gli fu richiesto di abolire l'impero. Rifiutò e si rifugiò in Danimarca.

La campagna di Prussia
A novembre, gli Ottomani e gli Ungheresi entrarono in Slesia. L'inesistente coesione fra gli alleati e la scarsa tra Adolfo e Ibrahim permise al margravio di Prussia Friedrich Wilhelm di colpire duramente l'armata del bey per poi ritirarsi dalla regione. Con lentezza l'esercito marciò in Slesia, spesso saccheggiando, e poi nella Prussia meridionale e in Brandenburgo, perdendo decine di uomini alla settimana per la guerriglia che l'esercito prussiano praticava. Nonostante tutta la buona volontà, l'esercito si dovette fermare coi rigori di gennaio.



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