venerdì 8 febbraio 2008

Sud-est asiatico: la lotta delle nazioni.

Era da poco finita la guerra di Giava che quella regione si trovava di nuovo contesa fra numerosi contendenti.
Più o meno durante la guerra del Rajput, l'Oman dichiarò guerra al Brunei, al quale strappò tutto il Borneo, tranne la parte nord-occidentale. Il sultano Sayif II convinse l'Ottomano a bloccare Granada dall'intervenire concedendo la base navale di Abu Musa alla flotta turca.
Dieci anni dopo, una coalizione fra Olanda e Inghilterra tolse all'Oman quasi tutti i suoi possedimenti coloniali: all'Olanda andò Badjarmasin, all'Inghilterra il resto dei territori nel Borneo, Zanzibar, Bahrain e Qatar. 47 mesi dopo, all'annessione dell'Oman da parte dell'Impero Ottomano, Granada occupò l'ultimo lembo sull'isola, la regione di Samarinda, quella orientale.

Nel 1726, fu la volta della Svezia: nella guerra fra Olanda e Svezia, la seconda riuscì a conquistare Palembang, Batavia, Luzon, Buru e Flores, dando il colpo decisivo alla VOC. In breve tempo, il governo delle Province Unite rilevò completamente la compagnia.

Fu invece nel 1730 che la Francia fece capolino in quelle isole: appoggiandosi al sultanato di Brunei, la marina stabilì delle basi su Taiwan, Ceram e il sud-est di Celebes. Facendo ciò, si ritrovò in conflitto con l'Olanda, alleata della Gran Bretagna. Nel 1731 scoppiarono due guerre "parallele" con Inghilterra e Olanda, l'una contro la Francia e il Brunei, la seconda contro Granada e l'Impero Ottomano, con obiettivi sugli ex possedimenti dell'Oman d'ambo le parti.

In un anno i Paesi Bassi conquistarono Taiwan, ma la marina granatina impedì altri movimenti di truppe; dopo diversi scontri navali e qualche scaramuccia terrestre (tra cui un tentativo di sbarco turco-arabo in Bahrain), si tornò allo status quo per tutti i contendenti. Le tensioni rimasero comunque fortissime e furono numerosi gli incidenti tra mercantili e autorità portuali dei precedentemente nemici o addirittura scontri tra le truppe confinarie nel Borneo.


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