venerdì 8 febbraio 2008

Il declino di Ismail IV.


I problemi di Ismail iniziarono nel 1729, quando iniziò a essere influenzato dalla sua seconda moglie, Intisar.
Questa donna energica proveniente dalla piccola nobiltà solitamente nella cerchia regale, portò il re a diverse riforme innovative e malviste dal Consiglio.
La prima consistette nell'introduzione dell'immunità al veto per le proposte regali dopo il terzo rifiuto. Tale norma, senza ancora i sospetti dei votanti, fu accettata facilmente.
In seguito fece approvare, tramite questa facoltà regia, l'abolizione delle corti speciali per il giudizio dei nobili; il suo amico, l'emiro di Gibilterra, riuscì anche a far passare l'abolizione delle corti speciali per gli uomini di religione.
Anche la concessione della costruzione di un monastero di gerolomitani nella Mancha, il primo monastero fondato in Iberia dai tempi dell'ascesa granatina, fu merito di Intisar.

Tali interferenze portarono entrambi i coniugi a essere invisi a buona parte dei nobili. La goccia che fece traboccare il vaso, nel 1734, fu la presenza della donna alla presentazione della proposta della possibilità per la moglie di un membro del Consiglio di farne le veci in sua assenza.
La proposta non fu accettata, ma il giorno dopo il Consiglio offrì al principe Nasr, che era stato relegato al governo delle Baleari dopo un forte contrasto col padre.
Prima che la prossima seduta avesse luogo, rientrò a Granada in incognito e s'incontrò con buona parte dei nobili presenti. Durante la votazione, pochi giorni dopo, Nasr fece irruzione e dichiarò decaduta la monarchia d'Ismail. La Guardia non si oppose, poiché il suo comandante appoggiava gli aristocratici.
Con ancora la coppia regale presente, Nasr si fece proclamare re dall'assemblea. Divenuto nuovo re di Granada, confinò padre e matrigna nella regione di Oporto, mantenuti a spese statali ma impossibilitati a muoversi senza l'autorizzazione regia.
Ismail morì nel 1735 e due anni dopo lo seguì Intisar.

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