sabato 24 maggio 2008

Yusuf VIII: l'età dei cambiamenti

Quando il principe Yusuf fu incoronato re, già in età matura, il secolo dei Lumi, dopo aver in principio quasi saltato Granada, ora era entrato a pieno diritto nella storia di Granada. Il suo regno fu costellato dalle novità.

La peste di Sumatra e la guerra di Malacca
Lo stesso anno della successione, una flotta partì dalla base inglese di Capetown e fece scalo nei possedimenti olandesi in India. Da lì ripartì con l'aggiunta della flotta olandese. Era l'attacco a sorpresa di Olanda e Gran Bretagna contro l'indebolito regno di Ayutthaya. Nei mesi precedenti, agli alleati si erano aggiunti il Lan Na e il Brunei. L'esercito olandese sbarcò sulla costa fra Birmania e la penisola di Malacca, quello inglese su quest'ultima. Le armate del Lan Na, che aveva consolidato la sua posizione inglobando gli Stati Shan dopo aver perso gran parte dei suoi territori in Cina , invasero da nord il Laos; dopo una facile occupazione della Malacca, le truppe di Lord Bullington risalirono a nord e si unirono a quelle del Brunei, prendendo la costa nord-orientale del regno, che andò al sultanato. Re Taksin di Lan Na prese infine Ayutthaya e la distrusse; il re Suriyamarin però fuggì in Cina, andando in Cambogia e di lì dall'imperatore, il quale però non volle impegnarsi in alcuna guerra.
Con l'annessione del regno di Ayutthaya, Taksin si proclamò re di Siam e propose al generale inglese l'invasione della Cambogia, divisa fra città indipendenti, fedeli all'Ayutthaya o ai Vietnamiti: nel 1781 anche quella regione fu annessa all'Impero Britannico.
Questa invasione preoccupò molto Granada, che non voleva tale nuova coalizione nella zona; perciò, quando il sultano di Johor (Malacca) mostrò troppa amicizia nei confronti dei britannici, 15000 uomini ne invasero il territorio, come "rafforzamento del confine e garanzia della pace". Il sultano accettò senza combattere la sottomissione.
Ma la frontiera con Granada convinse molti Thai a rifugiarvisi, seguiti dai cambogiani. Il governatore fece un grave errore, deportando tutti i rifugiati su Sumatra: l'affollamento e le condizioni antigieniche fecero scoppiare la peste bubbonica, che si espanse su tutta l'isola; si attenuò solo sette anni dopo, quando aveva già invaso tutte le isole.
I nuovi confini, dopo la guerra del Vietnam nel 1788

L'economia e l'informazione
Se al di fuori del nucleo del regno poco cambiò nell'economia, al suo interno molto venne fatto. Le tre borse prima esistenti, quella di Granada, di Tunisi e Kerala, vennero fuse nella borsa centrale di Granada, cosa che permise un migliore controllo sulle attività finanziarie. Allo stesso tempo, vennero rivisti numero statuti sul lavoro: molte città li avevano, spesso risalenti al Medioevo. Volendo incentivare il più possibile le imprese, il governo li rivide tutti, con l'appoggio della borghesia, togliendo gran parte delle garanzie ai lavoratori e dimezzando i tempi burocratici, mentre per assicurarsi i voti degli aristocratici non vennero toccati gli statuti agricoli. Nonostante questa perdita di diritti e garanzie, i braccianti e artigiani minori non protestarono all'inizio, poiché da secoli non avevano avuto bisogno di usare quegli statuti e non si avvidero di cosa sarebbe capitato.
Furono poi riorganizzate le classi fiscali: divennero otto, di cui le prime tre non pagavano la "tassa per la difesa".
Nel 1781, inoltre, venne fondato il primo giornale a carattere eclettico, La Voce della Verità. Il governo stampava sin dal 1648 un notiziario governativo, a cui seguirono notiziari governativi locali. Negli anni '90 del secolo iniziarono a nascere giornali indipendenti ma sempre legati ad aree limitate. La Voce fu il primo giornale che sì, era basato principalmente sulla penisola iberica, ma aveva grossi spazi per le notizie da tutto il resto del regno e del mondo, opinionisti e numerose altre rubriche che esulavano dalla cronaca. Nell'800 prese la conformazione moderna, dividendosi in un giornale principale, che usciva due volte al mese e uno locale, giornaliero.

La Costituzione
Le idee costituzionali avevano ormai penetrato gran parte della classe dirigente di Granada, anche in risposta alle derive assolutistiche di Nasr II. Sempre più spesso gruppi di nobili e borghesi ne parlavano e nell'inverno del 1783 in diverse città nacquero vere e proprie manifestazioni che la chiedevano. Yusuf allora si decise e mise ai voti la proposta di una costituzione, accettata. Così venne formata un'assemblea costituente a Zaragoza, che in due settimane redasse la prima costituzione, detta di Zaragoza, appunto.

Questa costituzione dichiarava che al-Andalus era una nazione dell'Umma e che il sovrano lasciava le libertà di religione, associazione, parola e consentiva le unioni dei lavoratori, ma la stampa rimaneva in teoria censurabile. Venivano costituzionalizzata la divisione in cittadinanze e i diritti delle minoranze etniche.
La seconda categoria di cittadinanza votava secondo i metodi sempre utilizzati, mentre i nobili di questa categoria votavano seguendo le modalità della prima, che erano le seguenti:
-il diritto di voto era su base censitaria: le prime tre classi non pagavano la pesantissima tassa sulla difesa, ma non avevano neanche questo diritto;
-ogni sette anni venivano votati i rappresentanti ai parlamenti locali; questi non avrebbero più avuto facoltà di eleggere tra di sé i propri rappresentanti, ma ogni quattro anni gli stessi votanti avrebbero dichiarato chi sarebbe andato a Granada;
-veniva permessa e anzi forzata l'associazione in partiti e fazioni per presentarsi alle elezioni per il Consiglio, quando prima o ci presentava come singoli candidati o come minuscole fazioni sia al parlamento locale sia al Consiglio. Così, mantendendo le divisioni parlamentari minori, alla camera suprema si sarebbero presentati schieramenti ben definiti e soprattutto transetnici;
-sempre al Consiglio, i seggi sarebbero andati proporzionalmente ai voti dei partiti;
-il re comunque manteneva il potere esecutivo e legislativo garantitogli dalla prerogativa e poteva sciogliere il Consiglio, oltre a vietare certi partiti; le sue facoltà però si fermavano a questo, dato che ogni altro movimento di potere avrebbe dovuto essere votato;
-i parlamenti locali potevano legiferare limitatamente alle loro competenze, ma avevano anche il diritto di fare ricorso per leggi che non gradivano.

Questa costituzione, sebbene mancasse ancora di alcune cose, come la separazione definitiva dei poteri o la laicità (impossibile per il ruolo del sovrano), fu accolta molto bene dai suoi fautori e fu presa a modello da altri costituzionalisti nel mondo.
Il sindaco di Santander, che lesse la bozza della Costituzione al Consiglio

Lo scandalo dei tribunali
Nel 1783 venne alla luce lo scandalo di alcuni tribunali nelle regioni più interne dell'Africa sahariana che, in teoria sottoposti alla legge granatina, avevano applicato per molti anni integralmente la Sharia. Di fronte a questa libertà presa dai giudici, furono creati speciali commissari per vigilare sull'applicazione delle leggi regali e non quelle culturali, dove non accettate in toto dal governo centrale.


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