sabato 24 maggio 2008

L'epoca di Muhammad XVIII

La morte di Nasr II fu improvvisa, nella calda estate del 1755. Gli successe il figlio trentenne, Muhammad. Uomo colto e raffinato, a iniziare dalla propria incoronazione volle contrastare quella sorta di "crisi" culturale e scientifica che aveva colpito il regno dei suoi due predecessori, facendo rappresentare la cerimonia in un'enorme tela dall'artista corso Pioli. Durante il suo regno, supportò numerosi artisti, alla ricerca di una nuova identità culturale che non attingesse a modelli esteri e sotto il patrocinato suo e di una piccola cerchia di grandi nobili, nei 25 anni in cui fu al trono furono fondate 2 accademie di musica, 7 università, 18 accademie delle arti, 22 accademie delle scienze matematiche e naturali. Con uno spirito che i contemporanei definirono "inquietantemente laico", non fondò alcuna madrasa di stampo classico e anzi, finanziò la fondazione di scuole private alternative a quelle religiose, di qualsiasi religione. Fu il primo re di Granada ad avere una tale fiducia nelle scienze.

La guerra di Duala
Al decesso dell'ultimo Manikongo, nel 1759, Gugliemo V d'Orange proclamò l'annessione del Congo, di fronte ai conflitti sorti fra i nobili del paese per la successione. Questa annessione portò alla nascita di alcuni potentati locali sottomessi ai Paesi Bassi, corrispondenti ai territori delle famiglie aristocratiche: ciò fu in massima parte ben accetto.
Fu un signore africano, che da sempre aveva temuto le scorribande dei Duala nel suo territorio, fino a Kribi, a convincere gli Olandesi della necessità di una guerra contro il vicino settentrionale.
Conosciute queste manovre, i capi Duala cercarono l'alleanza con il regno di Mandara, ma questi la rifiutò. Allora si rivolsero a Granada: la loro condotta nei confronti granatini, nonostante la presenza nel loro territorio dell'omonima città di Duala, fondata da Yusuf Rurikovic, era sempre stata ambigua, in parte indipendentista, in parte no. Con quella nuova minaccia, giunsero a offrire la loro sottomissione a Muhammad XVIII.

Se il disastro fu sventato fu grazie alla lungimiranza del nuovo ministro della guerra, Fernando Vaçol. Lui si oppose in prima istanza a quella nuova sottomissione, ma il parere del ministero degli esteri e del Consiglio furono contrari, felici di poter avere una nuova guerra con i Paesi Bassi. Con ciò, ordinò il reclutamento di almeno una divisione in Africa, non potendo contare sulla Guardia Askia, troppo sparsa per il territorio. Tuttavia, nel 1760 inoltrato, quando già si preparavano diverse migliaia di soldati congolesi e olandesi, solo tre reggimenti erano pronti per la battaglia. Di fronte a una tale lentezza, Vaçol ottenne il riscatto di poco meno di un migliaio di schiavi pronti alla vendita, a condizione che contribuissero alla difesa della colonia.
A Duala fu mandato il generale marocchino ar-Ribati, un comandante di cavalleria di formazione classica. La sua impressione di fronte ai militari africani, che spesso rompevano le righe e combattevano in formazione aperta e camminavano scalzi, fu quella di una marmaglia; peggiore ancora la ebbe dagli ausiliari. Tuttavia, la sua impressione era ingiustificata.
Nella stagione secca del 1761, 12000 armati, guidati dal generale Tjerk Tromp, partirono da Kribi e iniziarono la faticosa marcia verso Duala. La malaria colpì molto presto gli avanzanti; ciò nondimeno, in breve tempo l'esercito aveva invaso il territorio di Granada, preso con facilità i centri minori e posto sotto assedio Duala e alcune piazzeforti nelle vicinanze.
All'inizio dell'assedio, la piccola squadra navale a Bioko sortì e intercetto il primo convoglio olandese che avrebbe dovuto rifornire gli assedianti; il bottino fu portato alla città assediata, che ne beneficiò a lungo; tuttavia la flotta olandese, con più navi e meglio armata, ricondusse subito l'avversaria alla difesa dell'isola. Poco dopo, tentò il bombardamento della città, venendo però gravemente danneggiata dalle batterie costiere.
Nel frattempo, varie malattie colpivano entrambi gli schieramenti e gli assalti mietevano le loro vittime. Le maggiori perdite le ebbe il contingente olandese, non abituato al clima e addestrato secondo la vecchia concezione in cui era il soldato prolungamento del moschetto, mentre i congolesi usavano tattiche meno rigide.
Nel 1762 inoltrato, quando gli assediati erano allo stremo, la flotta di Guinea attirò le navi olandesi via dal blocco, ingaggiandole e sconfiggendole e permise l'entrata in porto di alcune navi di rifornimento. Capendo che questo stallo di trincee e malattie, interrotto solo dalla conquista di alcune piazzeforti esterne, necessitava di una mossa risolutiva, Tromp tentò l'assalto finale, scatenando tutta la potenza dei suoi cannoni contro le martoriate difese della città. Eppure, questa resistette. I soldati che ar-Ribati disprezzava dimostrarono ancora una volta il loro valore, difendendo con i denti la città e resistendo a un assalto di due giorni, che spesso fu combattuto tra le case. Il 19 (o 21) febbraio, il decimato esercito congo-olandese levava le tende e ricominciava la marcia che lo avrebbe riportato a sud; unico guadagno della guerra fu la totale distruzione dei porti schiavistici di Granada, Duala esclusa. Ad aprile fu siglata la pace.
Eppure, questa esperienza servì ai quadri dell'esercito olandese: prima ancorati a un vecchio concetto di esercito, di fronte ai soldati regolari del nemico impararono molto; i soldati congolesi invece, agli occhi dei generali olandesi guadagnarono una nuova reputazione, colpiti dai risultati che avevano ottenuto.
Una piroga da guerra duala utilizzata per gli spostamenti durante l'assedio. La bandiera è quella del governatorato di Bioko.

La nuova collaborazione francese e la "blasfema romanizzazione"
E con il nuovo re, l'atteggiamento nei confronti dei vicini settentrionali divenne ancora più amichevole. Nella seconda guerra franco-azteca del 1763-1767, in cui la Francia prese gran parte dei territori aztechi ai confini del nord, Granada ottenne l'amministrazione del Franco Territorio di Tampico, una regione che separava per qualche chilometro i confini delle due nazioni in Messico; per buona parte del rimanente, esisteva una terra di nessuno spopolata dalla guerra.
E, forse anche dietro alle richieste del re francese, il difensore della Fede fece una concessione al papa: permise l'invio di compagnie di predicazione: fu durante il suo regno che molte persone degli strati più poveri in Aragona, Leon e Castiglia tornarono cattoliche. E Clemente XIII, nel 1767, canonizzò il primo iberico da moltissimo tempo, José de Calasanz.
Questa apertura al cattolicesimo non fece piacere a diversi nobili, soprattutto dell'area berbera, tant'è che vennero stampati volantini satirici che parlavano della "blasfema romanizzazione" e raffiguravano il re pregante di fronte a un crocifisso. Per la prima volta in decenni, il re riapplicò la censura sulla stampa.

La cittadinanza
La vicenda delle truppe di ibn Husain aveva già fatto nascere alcuni problemi, che si acuirono con le richieste dei veterani di Duala.
I soldati regolari al di fuori del nucleo del regno, di norma arruolati fra i più poveri e derelitti, che cercavano la fortuna nell'esercito. Se alcuni, finito il servizio, se ne tornavano presso il proprio popolo con il loro gruzzolo, altri spesso non volevano più rimanere nella situazione di inferiorità che avevano nella loro comunità d'origine, oppure comunque avrebbero desiderato stabilirsi dove erano di stanza, ma legalmente dovevano ancora rispondere al proprio popolo. Il ministro degli Interni Hixota nel 1770 propose perciò un cambiamento nella legge, introducendo il concetto di cittadinanza, ovviamente senza dimenticare che ogni abitante del regno era prima di tutto suddito. La legge approvata prevedeva due classi di cittadinanza:

-la cittadinanza di prima categoria, che avevano tutti i sudditi direttamente dipendenti da Granada. Dovevano rispettare le leggi granatine, pagare le tasse del regno e avevano in teoria accesso a ogni carica dell'amministrazione pubblica. Con questa cittadinanza, venne anche abolita l'esenzione degli Ebrei dalla leva;
-la cittadinanza di seconda classe comprendeva gli abitanti delle "comunità autonome", "popolazioni semindipendenti" e così via. Chi aveva questa cittadinanza rispondeva alle leggi del proprio popolo che Granada accettava e quindi sottastava a tutti gli ordinamenti tradizionali. Non si poteva entrare nell'amministrazione a livelli elevati. Tuttavia, con la cittadinanza venne permesso alle donne nobili di alcune popolazioni di votare assieme ai mariti per i rappresentanti politici.

Si poteva però passare dalla seconda alla prima, o tramite servizi particolari allo stato o grazie al servizio militare. Finita la ferma, si poteva far richiesta della cittadinanza per sé e la propria famiglia, a patto che ci si spostasse dai confini del popolo. Era invece possibile il passaggio dalla prima alla seconda solo se il processo inverso era stato compiuto dai propri nonni. Onde evitare fughe di schiavi, venne inibito loro il passaggio di categoria.

La Rivoluzione Industriale nel regno e il boom della popolazione
La seconda parte del regno di Muhammad fu caratterizzato dall'impegno nel rendere l'artigianato sempre più competitivo. L'Inghilterra, all'epoca la prima nazione in questo campo, venne presa a modello e somme ingenti furono spese per assicurarsi l'introduzione di numerose innovazioni inglesi; in India vennero inoltre messe a punto macchine per la filatura molto più efficienti. Fu fondato il Circolo Scientifico e Tecnico di Toledo, dove furono invitati molti inventori e scienzati stranieri e del paese; furono concessi incentivi a chi voleva iniziare nuove attività. Nel frattempo, le migliori condizioni di vita e un periodo di relativa pace insolitamente lungo fecero aumentare la popolazione in 25 anni del 38%. Tuttavia, Muhammad morì nel 1780, prima che la politica economica desse i suoi maturi frutti.

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